Venti lago di Como
Quando le sponde si restringono l’aria è più veloce e viceversa; valli importanti pos sono a loro volta immettere sulle acque del lago correnti d’aria da direzioni diverse; i flussi da Nord hanno maggior forza a settentrione per il sommarsi dell’effetto di cadu ta, ed anche quelli da Sud, se il lago tende a restringersi e non è sbarrato a Nord da mon tagne alte vicine. Inoltre situazioni meteorologiche localizzate influenzano i flussi d’aria nelle aree immediatamente adiacenti.
In particolare le acque del Lago di Como conoscono mutamenti repentini nel soffia re dei venti, che talvolta generano onde rilevanti, per il fetch notevole che si ha lungo gli estesi rami in cui si divide.
II sistema fondamentale in cui si articola il regime dei venti lariani è noto già da lungo tempo.
A tempo sereno spirano regolarmente due venti su questo lago, il primo che viene dal Sud, detto “La Breva”, comincia alle ore 11 antimeridiane e termina al tramontare del sole, ed il secondo detto “II Tivano” che soffia da Nord, comincia tre ore dopo il tramonto e termina alle 10 antimeridiane.
Questa alternativa di vento, che nelle ore calde soffia verso Nord e al raffreddarsi dell’atmosfera torna a Sud, è dovuta al calore nella zona pianeggiante che, dilatando l’aria, la costringe a portarsi nelle valli verso Nord. L’aria ritorna poi al piano quando, diminuendo il calore, si condensa e restringe.
Schematicamente è possibile suggerire una divisione dei principali venti lariani secondo tre categorie indicative: Brezze regolari da bel tempo; Tramontane e venti “invernali”; Venti estivi da temporale.
Brezze regolari da bel tempo Tivano: spira da Nord-Est durante le prime ore del mattino sino alle 10.30. La velocità si può cal colare mediamente dai 4 ai 6 m/sec. II nome deriva dal francese Petìt Vent, non è impetuoso e indica condizioni meteo instabili. Proviene dalla Valtellina e la sua totale assenza preannuncia l’approssimarsi del tempo cattivo.Breva: soffia da Sud dal momento in cui il Tivano interrompe il suo respiro, tra le 10.30 e le 11.00. Brezza regolare e distesa, si avverte meglio sul ramo di Lecco me risale sicura tutto il lago. Raramente violenta ha una velocità intorno ai 7-8 m/sec. Nell’alto lago, un segno premoni tore della Breva in arrivo può essere la foschia presente nel distante ramo di Lecco. L’assenza di foschia denota assenza di Breva, poca foschia indica una imminente Breva leggera, foschia intensa è sicuro indice di Breva forte. Caratteristico il suo manifestarsi, che si può schematizzare in un primo suo soffio acuto, poi medita un attimo, quindi soffia sicuro e possente.
Brevée o Brevùn: è una Breva particolarmente forte, fino ai 10-12 m/sec.
Breva sutavent: si dice così quando pur esistendo condizioni generali da vento si forma comunque la Breva Questa soffia da Sud non appena il vento cessa.
Breva dei Laghetti: fenomeno pomeridiano locale che vede sulle acque del lembo meridionale del ramo di Lecco il vento proveniente dai vicini laghi di Annone, Pusiano, Alserio.
Breve Brentine: soffiano in ottobre, giorno e notte per 3-4 giorni consecutivi, con una certa forza, con tempo sereno o poca foschia.
Montivi o Montive: soffiano da ogni valle nelle ore serali, tra le 18.00 e te 21.00 e talvolta oltre. Hanno intensità relativa, sono incostanti, e presentano il carattere di brezze regolari.
Mentiva di Gravedona: spira a 7-8 m/sec., i pomeriggi dei giorni di bel tempo. Tramontane e venti invernali Vento o Ventone: è frequente in primavera e dopo maltempo e soprattutto neve nella zona alpina. Questa tramontana, da Nord, scende dalla Val Chiavenna all’improvviso, ad ogni ora del giorno. Può durare da 3 a 7 giorni: è caratterizzato da raffiche impetuose che sono state misurate dai 40 agli 80 km/h.
Revutùn: “Specia che gh’è il Revultùn e tirem sù i rem”. Si tratta di una insolita condizione – che la voce lombarda ben definisce – che si può verificare con cattivo tempo. Schematicamente dopo un temporale alpino notturno si instaura da Nord il Vento che, nel mattino, si combina il Tivano, da cui ne è molto rinforzato. Mescolato al Tivano dura ben oltre i suoi limiti usuali, e si scontra circa alle 11.30 con la Breva, che sale da Sud. La Breva qui generalmente vince e il vento set tentrionale cessa. Le acque però, mosse da forze contrastanti ribollono, continuando il loro moto verso Sud.
Fiàa de San Vincenz o San Vincenzo: “vien giù dal Legnùn” dicono anche di questo gre cale. Scende con forza dalla Valtellina, da Sondrio, con un asse dunque diverso dal Vento. Raramente dura una giornata intera.
Borgognone: soffia forte in inverno o primavera, con belle giornate, nel bacino settentrio nale del Lario.
Vento da Lugano: quando non si instaura da Nord il vento ben disteso, ma sussistono le con dizioni da vento, neve o maltempo alpino nella stagione fredda.
Vento marino: èil nome locale dato al Fohn o Favonio vento secco, impetuoso da Nord che scende dalle montagne e provoca un notevole innalzamento della temperatura. Tipicamente invernate o primaverile. Venti estivi da temporale Con i temporali locali ogni valle può buttare vento, i principali sono: Tivan d’acqua: è debole settentrionale e si instaura dopo una pioggia leggera o un temperale in montagna. Qualcuno lo chiama Tivanel.
Breva da Como: con cattivo tempo in Brianza, passa sopra la penisola di Bellagio.
Sant’Anna: scende sulla rada di Nobiallo dalle alture retrostanti, presente con il maltempo, ma raro.
Menaggino: raffiche impetuose dalla Val Menaggio oltre i 100 km/h, con temporali estivi.
Argegnino: invernale, violento a raffiche, proviene dalla Val d’Intelvi.
Bergamasca: non frequente, ma violenta. Soffia forte su tutto il ramo di Lecco fino al cen tro del lago dove è impetuosa. Può essere considerata una forma di breva da cattivo tempo.
Garzenasc o Garzeno: detto anche Vent da Dong con temporali cala sulle acque del lago dalla Valle di Dongo.
Liscione o Traversone: con maltempo cala dalla Valbrona.
Molinaccio: sensibile sulle acque dinnanzi a Faggeto Lario.